Per tutti i naviganti scrittori.

Sono disponibile a recensire i vostri libri su richiesta...

Non garantisco le lusinghe, amo essere onesto!

martedì 1 giugno 2010

Sentimenti in tempesta, Sonia Caporali




Trama:
La Coruña 1770.
Un miracoloso salvataggio. Due paia di occhi che si sfiorano creano, in una giovane donna, una strana e piacevole sensazione di calore. Seina Ortiz, è questo il nome dell’indomita fanciulla che, travestita da uomo, cerca notizie sul fratello marinaio ormai scomparso da tempo. Le infruttuose ricerche la conducono ad agire e, sprezzante del pericolo che incorre, cerca di imbarcarsi su una nave. Per sua fortuna, ad assumerla sarà il capitano della Bravery, Royce MacAuley, già conosciuto in precedenza a causa di un fortuito incontro. Lei tenterà di ingannarlo nascondendo la sua vera identità, ma con scarso successo. L’uomo, infatti, noto a tutti come lo “scapestrato” della famiglia MacAuley, amante delle belle donne e del rischio estremo, riconosce subito che sotto quegli abiti maschili si nasconde una donna, ma nonostante sia leggendario il mito che queste siano portatrice di sventura su una nave, finge di non accorgersene e lascia che la Bravery salpi ugualmente. Un lungo viaggio li attende e ben presto i due si mostreranno per quello che sono: un capace amante lui e una deliziosa e sensuale donna lei. Attraverso pericoli, risate e passione, i due raggiungeranno le fredde terre scozzesi e in quelle lande selvagge, Seina, oltre a ritrovare il fratello troverà anche l’amore...

Cosa ne penso io:

Partendo dall'estetica del libro devo ammetere che non si presenta benissimo, o meglio, avendo avuto modo di vedere anche gli altri libri della casa editrice, su questo si nota subito che è il loro primo romanzo, diversamente dall'autrice, la quale dimostra una particolare disinvoltura nello scrivere.
L'immagine di copertina trovo sia perfetta anche senza testa, anzi, credo che la renda interessante.

Ora passiamo al romanzo:

"Sentimenti in tempesta" è il secondo volume della saga della famiglia MacAuley di Sonia Caporali.
La storia di per sè non è originale, ma questa è una cosa difficile da trovare in ogni romanzo.

Spesso in libri di questo genere (Romanzi mondadori, passion, harlequin, ecc.) si trovano le stesse frasi ripetute un miliardo di volte, come se fosse un cliché. (Magari ve ne recensisco qualcuno così vi fate un'idea)

In questo libro, invece, è stata curata la forma, modificando il singolo aggettivo per non essere super ripetitivi (anche se si deve) e lo stile fresco e divertente riesce a rendere la lettura appassionante.
E' stata una lettura di due giorni, anche se parliamo di un testo lungo oltre le 300 pagine, proprio grazie alla leggerezza e all'iroria che fa da sfondo alla storia. I battibecchi dei due protagonisti mi sono piaciuti molto.
Inoltre, l'arrivo a Kyle è stato esilarante e l'ingresso di questo personaggio tenebroso, Morgan, mi ha incuriosito, ma non posso dirvi di più se no perdete il gusto della lettura.

Ora, se proprio devo trovare qualcosa che non mi è piaciuto, andrei sull'arrendevolezza di Seina, accidentaccio, secondo me doveva prolungare la sua rabbia dopo... (chi ha letto il libro sa)

Comunque faccio i miei complimenti a quest'autrice augurandole di entrare tra le grandi del genere, perchè se lo merita.

Qualcuno di voi lo ha letto?

Saluti
Gracchio

sabato 22 maggio 2010

Lisa Verdi e il sole di Aresil, MPBLACK



Trama:
Lisa ha appena compiuto diciassette anni, ma non ha molto tempo per festeggiare. Deve partire subito, col suo amato Bartolomeo, alla ricerca di chi le fornirà lo strumento per combattere la "Madre", l'origine di ogni male del Regno Elfico. Da qui inizierà una serie di rocambolesche avventure, che la costringeranno a prendere decisioni difficili e delicate, anche nella sua sfera più intima e sentimentale. Sino alla decisiva battaglia finale, in cui il Bene e il Male si scontreranno ancora una volta e in cui Gianni, il ragazzo della terza Profezia, dovrà abbandonare ogni timore per affrontare con coraggio il suo destino, a fianco dell' adorata Andromeda. Nell' ultimo libro della Trilogia "La Signora degli Elfi", i già conosciuti personaggi si misureranno e si confronteranno con i nuovi, in una serie di momenti a volte drammatici e ad alta tensione emotiva. Lisa dovrà maturare in fretta... un nuovo mondo si sta aprendo per lei e per i suoi amici e nulla sarà più come prima...

Cosa ne penso io:

Iniziando dalla copertina devo dire subito che il disegno è stupendo e che nell'insieme si presenta bene, anche se avrei preferito copertina rigida e lucida, ma non stiamo a sottolineare dettagli poco rilevanti.

Passiamo all'opera:

Ho letto questo romanzo con molta attenzione e subito è stata chiara l'evoluzione dell'autrice, anche se non aveva molto da migliorare.
La trama è avvincente e ben strutturata, ricca di colpi di scena e di personaggi affascinanti e, soprattutto, ha chiarito i molti dubbi lasciati in sospeso nel libro precedente.(cosa che avevo detestato nel secondo volume)
Devo complimentarmi con l'autrice per come sia riuscita ad essere originale e realistica allo stesso tempo, creando una giusta conclusione alla trilogia.
Come per il libro precedente non ho amato Lisa a causa del suo carattere focoso, ma la protagonista mica può piacere sempre! In compenso ho trovato un altro personaggio che mi ha letteralmente conquistato per la sua sicurezza: Siryo.

Anche se gli fa fare una fine...

Se dovessi usare solo una parola per descriverlo direi scoppiettante.

Vi starete chiedendo, ma ti è proprio piaciuto?

La risposta è sì, ma se proprio devo trovargli qualche difettuccio, direi il temperamento della protagonista (non siamo tutti perfetti!) e l'impaginazione, ma questo solo a voler essere pignoli.

Per quanto mi riguarda, questa ultima opera di MPBLACK non ha niente da invidiare, poiché è un libro scorrevole, ironico e ipnotico.


Qualcuno di voi lo ha letto?

Saluti
Gracchio

domenica 16 maggio 2010

Salone del Libro di Torino 2010

Eccomi di ritorno dal Salone del Libro di Torino edizione 2010.
Sono stanco, ma più di tutto sono entusiasta.
Sapete cosa mi rende così euforico?
L’esperienza che ho appena vissuto.
Per una volta non voglio polemizzare su quello che non mi è piaciuto, ma voglio elogiare le neonate case editrici.
“Un assoluto smacco alle BIG!”
Il padiglione 1 ha ospitato le little publishing house (piccoli editori)
Snobbati dalla massa, ma apprezzati dagli intenditori.
Di punta, a mio avviso, sono da annoverare la “Sagoma Editore” che si occupa di comicità su carta, traducendo biografie di grandi attori e la “Sogno Edizioni” e la sua sottile protesta: CERCASI LETTORI.

A chi a posto a loro la domanda “Cosa significa?”
L’editore ha risposto con un grosso sorriso sulle labbra: “C’è chi cerca scrittori, noi quelli ce li abbiamo, adesso servono lettori volenterosi che aiutino a far crescere questo SOGNO.”
Una cosa molto carina che ho apprezzato perché condivido in pieno.
Proprio per questo ho comprato due libri: una spy story, Black Russian e un urban fantasy, Curse’s Blood – il Barone e l’Eletta, che si presentano benissimo.

A presto con la recensione di Lisa Verdi e il sole di Aresil.

Saluti
Gracchio

domenica 9 maggio 2010

L'ora del delitto di Alessio Schiavone




Trama:
Clocher (Francia). Il Commissario Minniti è alle prese con un abile serial killer che trova nelle lancette dell'orologio la sua ossessione omicida e lascia inquietanti poesie in tasca alle sue vittime.
Il tutto apparentemente sembra non avere una logica. Minniti deve districarsi tra probabili colpevoli e soluzioni a portata di mano.
Un incalzare di eventi che sembrano coinvolgere anche la vita privata e familiare del commissario fino ad un inaspettato e agghiacciante epilogo.
Un giallo psicologico che non svelerà le sue carte lasciando il lettore con il fiato sospeso fino all'ultima pagina.

Cosa ne penso io:


Sono giunto a conoscenza di questo libro grazie all'autore che, incurante della mia innata cattiveria, ha voluto ugualmente inviarmi il file della sua opera.
Inizio partendo dalla copertina e dicendo che l'immagine, mi piace. (anche se ci avrei visto bene anche un orologio)Trovo ben curata l'impaginazione, anche se il carattere del capoverso non mi è piaciuto. (qualche difetto bisogna trovarlo)

Passiamo all'opera


L’ORA DEL DELITTO è il romanzo d'esordio di Alessio Schiavone.
Una serie di omicidi efferati, da parte di un misterioso serial killer, smuove la calma di una tranquilla cittadina francese.
Il protagonista è il commissario di polizia Giorgio Minniti, che dovrà scoprire l'entità dell'assassino e non solo. Un libro scritto bene e dalla trama ben congeniata. Il libro parte lento e non nego di aver avuto qualche perplessità iniziale, poi, man mano che la vicenda prendeva corpo ho apprezzato lo stile e il lessico usato.
Proprio le descrizioni dei personaggi mi hanno catturato. La capacità dell'autore di descrivere le sensazioni, le paure e la mente stessa.

Unica pecca, se così si può dire, è la brevità del romanzo, avrei preferito che fosse più lungo, ma per una mera questione personale, poichè, avrebbe potuto aumentare l'intreccio e rendere il libro maggiormente misterioso.


Qualcuno di voi lo ha letto??

Saluti
Gracchio



domenica 25 aprile 2010

Lisa Verdi e l'antico codice, MPBLACK



Trama:
Lisa ora vive sulla terra, tra gli Umani, e le è stato rimosso ogni ricordo legato alla sua permanenza tra gli Elfi. Ha dimenticato anche il suo amore per il Generale Bartolomeo.
Ma forze oscure e malvagie stanno operando per minare il già precario equilibrio del Regno Elfico e dell’Universo Intero.

"Scusa, stai forse parlando con me?" chiese Lisa, puntando un dito contro il suo petto e fissandolo con occhi ancora più sbarrati. Marcus sospirò e le fece un breve inchino.
"Sto parlando con la nuova Signora degli Elfi, la quale, ora, ha il dovere di incontrare i Consiglieri."


Cosa ne penso io:

Partendo dalla copertina, devo dire, purtroppo, che non mi è piaciuta. L'immagine è bella, ma avrei scelto un contesto diverso per il genere del romanzo.

Ora passiamo all'opera...

Purtroppo da questo secondo volume mi aspettavo molto di più, visto il primo.
La protagonista, sembra non essere cresciuta nonostante le prove affrontate, il che la rende troppo immatura. (So che è giovane, ma le esperienze rendono forti e fanno crescere)
Il simpatico Generale (Io ADORO BARTY) ma sembra non avere spina dorsale, dico io (sei un uomo, un generale, metti tutti in riga, no???)
Proprio per quanto detto sopra, alcuni dialoghi non mi sono piaciuti perchè a volte sembrano forzati, un ripetersi sull'ovvio con lo scopo di dare una spiegazione al lettore, il che appesantisce la lettura.
Inoltre ho trovato che alcune spiegazioni, non spiegassero.
*cerca nel tuo cuore...Guarda nel tuo cuore ecc...*
Invece, ho trovato molto interessante e ben caratterizzato l'elfo vampiro, mi ha intrigato molto per la sua ambiguità e il suo ruolo misterioso all'interno della storia. (sicuramente un personaggio da scoprire nel prossimo romanzo)
Ora, dopo tutto questo, vi starete chiedendo se penso di leggere il terzo volume, la risposta è semplice: CERTO CHE Sì!

Sono dell'idea che una saga vada letta intera per capire cosa realmente avesse in mente l'autore, inoltre, non posso negare di essermi ugualmente divertito nel leggerlo, poichè è nell'ironia il punto di forza della SAGA.
Quindi, MPBLACK, preparati perchè leggerò anche il terzo che ha una copertina STUPENDA!


Chi di voi l'ha letto?

Saluti
Gracchio

domenica 18 aprile 2010

Nero n.9, di Massimo Jr D'Auria



Trama:
9 racconti.
9 storie slegate
dove il 9 non è solo un numero e
dove il nero si tinge di rosso sangue.
I prostagonisti sono avvinti in una spirale
senza uscita.
Nessuna quiete.
Nessun paradiso per loro.
Solo la dannazione è dietro l'angolo.
Tutto questo è:
Nero n°9

Cosa ne penso io:


Tanto per ripetermi, inizio parlando della copertina, enigmatica e affascinante, il libro si presenta bene nella sua forma quadrata e l'impaginazione mi sembra fatta bene. Ho trovato molto carina l'idea di inserire il numero davanti ad ogni racconto.

Adesso passiamo all'opera:
Nero n. 9 è una raccolta di (nove) racconti noir.
La lettura si è presentata scorrevole e ho apprezzato molto lo stile semplice e coinvolgente che ha saputo usare l'autore. I racconti dipingono, in parte, la società odierna, fatta di crimini efferati a volte senza un motivo.
Perchè esiste davvero un motivo plausibile?

Certo che no! Infatti l'autore ce lo dimostra narrando le storie di questi protagonisti, vittime a carnefici della sregolatezza umana.

Si può fuggire dalla pazzia?

Quante volte ascoltiamo dai mass media: "Era una brava persona... Non lo avrei mai detto... sembrava una persona a modo"
mentre altre volte si sente la conferma: "L'ho sempre detto che mi sembrava strano... Si sentivano spesso delle urla... Litigavano spesso"

E allora perchè non è stato fatto niente?

L'indifferenza che ci rende esseri umani, capaci però di dare sentenze.

Dov'è finito "Si è innocenti fino a prova contraria?"

Insomma, quest'opera mi ha fatto riflettere e molto, a dire il vero!

Vi starete chiedendo, gli è piaciuto tantissimo?

Mi è piaciuto, certo, ma ovviamente ci sono delle cose che non sono state di mio gradimento, ad esempio, la prevedibilità di alcuni racconti, come ho detto altre volte, mi piacciono i colpi di scena e, in questo libro, ne ho trovati pochi. (Ma potrebbe essere colpa della mia bravura :D)

Qualcuno di voi lo ha letto?
Cosa ne pensate?
Racconto preferito?

Saluti
Gracchio

giovedì 8 aprile 2010

Lisa Verdi e il ciondolo elfico, MPBLACK



Trama:
Lisa è una sedicenne che vive le emozioni, le gioie e i turbamenti tipici della sua età. La sua vita, tranquilla e spensierata, verrà stravolta quando la zia le rivelerà la sua vera identità e la costringerà a varcare la Porta di Passaggio per il Regno Elfico. In questo nuovo mondo, in cui ogni cosa é capovolta e ricca di mistero, apprenderà di essere la Prescelta, designata da un'antica Profezia per annientare una volta per tutte il potere del Nero Signore degli Elfi e del Generale Guglielmo. Verrà accompagnata in questa inevitabile missione dal suo amato
Paolo e dagli amici Gianni e Matilde e scoprirà, suo malgrado, che il lupo cattivo non vive solo nei boschi, ma spesso anche in casa...

Cosa ne penso io:

Come al solito inizio dalla copertina, non mi è piaciuta e trovo che l'impaginazione potesse essere fatta molto meglio. Vagando su internet ho avuto modo di vedere la copertina della prima edizione e, quella sì, che aveva colto perfettamente nel segno!

Ora passiamo all'opera:

Lisa Verdi e il ciondolo elfico è il primo volume di una trilogia fantasy tutta italiana. Dalle prime pagine, è subito chiaro che l'autrice vuole affrontare il mondo dell'adolescenza con una chiave ironica e a tratti infantile, infatti, questo romanzo è indirizzato a un pubblico giovane, visto il classico tema della ragazza, anonima, che scopre di avere super poteri, diventando la migliore e vivendo avventure fantastiche.
La lettura si è presentata scorrevole e divertente.
Ho notato una sottile nota satirica, fatta di composizioni originali su stereotopi predefiniti sempre del genere. I personaggi mi sono sembrati ben delineati, anche se, in alcuni punti, ho trovato che l'immaturità fosse fastidiosa. (Come sapete sono molto critico sui personaggi)

Nonostante possa essere sembrato eccessivamente critico, il mio parere su questo romanzo è positivo, poiché mi è piaciuta la freschezza che ho respirato attraverso le pagine lette. Lisa ha un carattere particolare, in lei c'è coraggio e timore quasi nella stessa dose. Credo che sia tutta da scoprire e sono curioso di sapere in che modo l'autrice l'abbia cresciuta. Per questo motivo leggerò volentieri gli altri libri. Bartolomeo mi è piaciuto sin da subito, anche se, questo protagonista maschile a volte sembra fin troppo goffo. Non riesco a capire come possa essere diventato Generale, se tutti lo prendono in giro!
La parte iniziale mi è piaciuta molto, le descrizioni sulla vita di una teenager è stata fatta molto bene e mi sono piaciute, in generale, tutte le descrizioni.
Meno soddisfatto del finale, forse perché lo avevo previsto e questo mi ha un po' tolto il piacere (ma questa è colpa mia!)

In definitiva, nonostante la mia avversione per gli adolescenti, che con le ultime letture mi hanno deluso, posso dire che questo romanzo mi ha lasciato una piacevole sensazione addosso, soprattutto perché ho riso tanto.

Qualcuno di voi lo ha letto?
Cosa ne pensate di questa nuova eroina
?


Saluti
Gracchio

domenica 4 aprile 2010

Auguri!

Auguro a tutti una felice Pasqua!
a martedì!!!!!!!!!

lunedì 29 marzo 2010

I diari della mezzanotte - L'ora segreta, Scott Westerfeld



Trama:
Strani eventi accadono nella città di Bixby, in Oklahoma. Ogni notte, allo scoccare della mezzanotte il tempo si congela per un'ora. Una venticinquesima ora in cui gli incubi peggiori strisciano tra le vite degli umani. Solo alcuni ragazzi della città conoscono quest'ora segreta. Rex, Dess, Jonathan e Melissa frequentano la Bixby High School e condividono un'ora di nascita speciale, un'antipatia per la luce del sole e un segreto: allo scoccare della mezzanotte, quando il resto della città si congela, loro "entrano" in una misteriosa venticinquesima ora, liberi di girare indisturbati per vicoli e strade e di usare i loro poteri magici. Ciascuno di loro, infatti, possiede un talento particolare: Dess è il matematico, Melissa legge la mente e Rex è un erudito e un profeta. Jonathan, invece, è un acrobata. Jessica Day che si è appena trasferita da Chicago ed è subito stata riconosciuta dagli altri come una midnighters dovrà scoprire di quale potere sia dotata e perché le creature della notte, esseri potenti e crudeli, antichi migliaia di anni, vogliono eliminarla a tutti i costi.

Cosa ne penso io:
Inizio come al solito parlando della copertina: carina, più che altro ho apprezzato la copertina rigida e i fogli colorati di nero, che il disegno della rosa.

La trama mi ha letteralmente coinvolto e le frasi in calce alla quarta, di riviste blasonate e autori famosi mi hanno mandato in visibilio. Ovviamente è stato un fuoco fatuo!
L'idea era di per sè originale, la venticinquesima ora, il pentagramma, il numero ricorrente, avevano un fascino naturale, poi, però, qualcosa nella narrazione è andato scemando e la storia ha acquisito una parvenza di forzatura. Mi è sembrato potessero bastare molte meno pagine delle 237 che ha utilizzato l'autore.

Perchè allungare il brodo con l'acqua, se di sale è buono????

Scusate la divagazione... continuiamo...

La protagonista si chiama Jessica, la più mitica delle fanciulle, accompagnata dai quattro dell'apocalisse: Rex il Vedente, Melissa la Telepate, Dess la Polimatematica e Jonathan l’Acrobata. (dei personaggi così brutti non li avevo ancora trovati) Scialbi, con idee banali e privi di carattere. "Attori che recitano un copione e non persone con un animo!"
(anche se devo ammettere che per comprendere il discorso del numero mi ci è voluto un bel po')
Non fraintendetemi, non voglio denigrare il lavoro di un bravo e famoso scrittore come Westerfeld, ma a me questo libro non è piaciuto. Non so se attribuire la colpa a un lavoro di traduzione poco accorto o allo stile dell'autore che non mi si confà, ma ho fatto una fatica immonda a leggerlo, anche se ci ho messo meno di 'Buio'.

Altra nota dolente: gli scontri contro gli Oscuri (i cattivoni).
Piatti, senza la giusta azione, pathos, terrore, interesse. Senza contare che erano pressoché similari.

In definitiva sono rimasto deluso dalla lettura, ciò non toglie che sicuramente a molti sia piaciuto, pertanto, vi chiederei gentilmente di darmi il vostro parere, in modo da confrontarmi con chi lo apprezzato.


Saluti
Gracchio

sabato 27 marzo 2010

Buon sabato!

Buongiorno a tutti!

Sono già a buon punto con la lettura di questo nuovo romanzo.

Sono cascato 'ahimè' su un autore straniero... che dramma!

Appena finisco vi racconto!

Buon fine settimana!

Saluti
Gracchio

mercoledì 24 marzo 2010

Oblio di Stefano Bossotto e Lucia Scarpa



Trama:
Due storie.
Due vite vissute intensamente.
George Wright, uno stimato ingegnere vive tranquillamente fino a quando la notizia della scomparsa di una giovane non porta scompiglio nei suoi ricordi.
Jennifer Strong, da bambina ad adulta in un viaggio pieno di gioie e di dolori, fino al giorno della sua scomparsa.
Due storie apparentemente separate, ma in fondo unite da un raggelante ed univoco destino.



Cosa ne penso io:

Questo libro è stato scritto a quattro mani e, leggendolo, credo che a differenza di altri, gli autori abbiano scritto a capitoli alternati.
Inizio dicendo che la copertina mi è piaciuta molto e dopo averlo letto posso aggiungere che è anche azzeccata.

Il libro parte bene, descrittivo, romantico, interessante, poi, arriva il secondo capitolo e capisco di essermi perso qualcosa. Mi ci è voluta qualche paginetta per prendere il ritmo (visto l'alternarsi, oltre che degli stili anche dei protagonisti).
Penserete che è un gran casino, no! La lettura scorre fluida e nonostante questo andirivieni il libro l'ho letto in un batter d'occhio. Senza neanche accorgermene mi sono ritrovato immerso nella storia, non ci sono tempi morti e ogni evento, anche quello apparentemente insignificante ha senso ai fini della vicenda. I personaggi sono ben caratterizzati, e ho imparato a volergli bene, perchè nella loro umanità mi sono immedesimato.
Penserete che sia un'opera eccelsa, ma, ovviamente, ci sono delle cose che non mi sono piaciute.
Secondo me l'editore poteva fare meglio l'impaginazione, sia per quanto riguarda gli spazi, in alcuni punti un po' gettati a caso, sia per il carattere. Sarebbe stato meglio se fosse stata sottolineata la differenza degli stili con un carattere diverso.

Chiudo questo post ammettendo che questo libro mi ha lasciato con l'amaro in bocca, non perchè sia stata una lettura spiacevole, ma perchè è un finale non finale, cioè, il libro finisce con l'inizio. Quindi, ora cosa succede????

Qualcuno di voi l'ha letto? Sapete dirmi qualcosa in merito??

martedì 23 marzo 2010

L'ho iniziato ieri

Cari viandanti stento a crederci,
eppure, un temerario ha chiesto il mio parere su una sua opera.

Ho iniziato ieri la lettura e sono quasi a metà romanzo...
presto saprete cosa ne penso.

Saluti
Gracchio

domenica 21 marzo 2010

Buio di Elena P. Melodia



Trama:
Diciassette anni, bellissima, apparentemente sicura di sé ma fragile e inquieta, Alma ha un solo credo: «Sorrisi e lacrime possono essere molto pericolosi se lasciati fuori controllo». Se lo ripete ogni mattina, quando esce di casa per affrontare la Città là fuori e cammina sotto un perenne cielo grigio, diretta a scuola con il suo zaino, rigorosamente viola. Tutto ciò che Alma adora è viola. Come la copertina del quaderno che ha comprato in una strana cartoleria del centro pochi giorni prima, quando tutto ha avuto inizio e la sua vita ha cominciato a sci volare in un assurdo incubo senza fine. Una se rie di efferati omicidi sta infatti trasformando in realtà i racconti che Alma scrive di notte, come in preda a un'inspiegabile trance, ren dendosi conto solo al suo risveglio che i deliri di paura e violenza affidati alle pagine di quel quaderno anticipano le mosse dell'assassino. Mentre la polizia indaga senza risultati e i gior nali si scatenano, Alma si ritrova sempre più isolata, alle prese con qualcosa di grande e oscuro, che sfiora la natura stessa del Male e che pure sembra riemergere dal suo passato, insieme ai continui, lancinanti mal di testa che la assalgono come per avvertirla di qualche pe ricolo. Soltanto Morgan, il ragazzo più miste rioso e sfuggente della scuola, i cui incredibili occhi viola sanno leggere nel suo cuore come nessun altro, sembra in grado di fornirle le ri sposte sulle sinistre presenze che le si adden­sano intorno.

Cosa ne penso io:
Buio è il romanzo d'esordio della Sig.ra Melodia. Il primo di una saga. Scritto in prima persona.

Vi starete chiedendo perchè utilizzo tutti questi punti? Lo fa lei che è una scrittrice famosa lo faccio anche io.

Quando ho letto la quarta di copertina ho pensato: che idea carina!
La copertina non mi è piaciuta, ma siccome approvo gli autori italiani per una questione Nazionalista, l'ho comprato.
Fin dalle prime righe mi sono spaventato. Una carrellata di punti che mi hanno tolto il fiato e ammetto di aver letto il libro in troppo tempo, visto i miei standard. Tre settimane. Lo stile scorre come un fiume intrappolato da una diga.
Qualcuno potrebbe dirmi che non l'ho apprezzato perchè la protagonista è una diciassettenne bellissima con un cervello stanco. Probabile, non nego che l'inizio lento e a tratti infantile mi ha condizionato.
Esempio:
Nel libro sono caporali.

"Credo sia meglio rimandare i battesimi", dice Naomi.
"Come mai?".
"Abbiamo un problema". (ci vogliamo fare mancare un punto)
"Che problema?".
La guardo dritta negli occhi.
"Questo".

Se non erro, i punti vanno dentro le virgolette e se c'è un punto interrogativo non c'è bisogno del punto fuori.

Dico giusto o dico sbagliato?.

Forse si può, qualcuno sa dirmelo!!!!

sabato 20 marzo 2010

Mi presento

A voi viandati dell'etere voglio presentarmi,
sono Gracchio, lettore accanito e pessimo mentitore.

Se passerete a trovarmi, saprete tutto quello
che ho da dire.

Saluti
Gracchio