Per tutti i naviganti scrittori.

Sono disponibile a recensire i vostri libri su richiesta...

Non garantisco le lusinghe, amo essere onesto!

lunedì 29 marzo 2010

I diari della mezzanotte - L'ora segreta, Scott Westerfeld



Trama:
Strani eventi accadono nella città di Bixby, in Oklahoma. Ogni notte, allo scoccare della mezzanotte il tempo si congela per un'ora. Una venticinquesima ora in cui gli incubi peggiori strisciano tra le vite degli umani. Solo alcuni ragazzi della città conoscono quest'ora segreta. Rex, Dess, Jonathan e Melissa frequentano la Bixby High School e condividono un'ora di nascita speciale, un'antipatia per la luce del sole e un segreto: allo scoccare della mezzanotte, quando il resto della città si congela, loro "entrano" in una misteriosa venticinquesima ora, liberi di girare indisturbati per vicoli e strade e di usare i loro poteri magici. Ciascuno di loro, infatti, possiede un talento particolare: Dess è il matematico, Melissa legge la mente e Rex è un erudito e un profeta. Jonathan, invece, è un acrobata. Jessica Day che si è appena trasferita da Chicago ed è subito stata riconosciuta dagli altri come una midnighters dovrà scoprire di quale potere sia dotata e perché le creature della notte, esseri potenti e crudeli, antichi migliaia di anni, vogliono eliminarla a tutti i costi.

Cosa ne penso io:
Inizio come al solito parlando della copertina: carina, più che altro ho apprezzato la copertina rigida e i fogli colorati di nero, che il disegno della rosa.

La trama mi ha letteralmente coinvolto e le frasi in calce alla quarta, di riviste blasonate e autori famosi mi hanno mandato in visibilio. Ovviamente è stato un fuoco fatuo!
L'idea era di per sè originale, la venticinquesima ora, il pentagramma, il numero ricorrente, avevano un fascino naturale, poi, però, qualcosa nella narrazione è andato scemando e la storia ha acquisito una parvenza di forzatura. Mi è sembrato potessero bastare molte meno pagine delle 237 che ha utilizzato l'autore.

Perchè allungare il brodo con l'acqua, se di sale è buono????

Scusate la divagazione... continuiamo...

La protagonista si chiama Jessica, la più mitica delle fanciulle, accompagnata dai quattro dell'apocalisse: Rex il Vedente, Melissa la Telepate, Dess la Polimatematica e Jonathan l’Acrobata. (dei personaggi così brutti non li avevo ancora trovati) Scialbi, con idee banali e privi di carattere. "Attori che recitano un copione e non persone con un animo!"
(anche se devo ammettere che per comprendere il discorso del numero mi ci è voluto un bel po')
Non fraintendetemi, non voglio denigrare il lavoro di un bravo e famoso scrittore come Westerfeld, ma a me questo libro non è piaciuto. Non so se attribuire la colpa a un lavoro di traduzione poco accorto o allo stile dell'autore che non mi si confà, ma ho fatto una fatica immonda a leggerlo, anche se ci ho messo meno di 'Buio'.

Altra nota dolente: gli scontri contro gli Oscuri (i cattivoni).
Piatti, senza la giusta azione, pathos, terrore, interesse. Senza contare che erano pressoché similari.

In definitiva sono rimasto deluso dalla lettura, ciò non toglie che sicuramente a molti sia piaciuto, pertanto, vi chiederei gentilmente di darmi il vostro parere, in modo da confrontarmi con chi lo apprezzato.


Saluti
Gracchio

sabato 27 marzo 2010

Buon sabato!

Buongiorno a tutti!

Sono già a buon punto con la lettura di questo nuovo romanzo.

Sono cascato 'ahimè' su un autore straniero... che dramma!

Appena finisco vi racconto!

Buon fine settimana!

Saluti
Gracchio

mercoledì 24 marzo 2010

Oblio di Stefano Bossotto e Lucia Scarpa



Trama:
Due storie.
Due vite vissute intensamente.
George Wright, uno stimato ingegnere vive tranquillamente fino a quando la notizia della scomparsa di una giovane non porta scompiglio nei suoi ricordi.
Jennifer Strong, da bambina ad adulta in un viaggio pieno di gioie e di dolori, fino al giorno della sua scomparsa.
Due storie apparentemente separate, ma in fondo unite da un raggelante ed univoco destino.



Cosa ne penso io:

Questo libro è stato scritto a quattro mani e, leggendolo, credo che a differenza di altri, gli autori abbiano scritto a capitoli alternati.
Inizio dicendo che la copertina mi è piaciuta molto e dopo averlo letto posso aggiungere che è anche azzeccata.

Il libro parte bene, descrittivo, romantico, interessante, poi, arriva il secondo capitolo e capisco di essermi perso qualcosa. Mi ci è voluta qualche paginetta per prendere il ritmo (visto l'alternarsi, oltre che degli stili anche dei protagonisti).
Penserete che è un gran casino, no! La lettura scorre fluida e nonostante questo andirivieni il libro l'ho letto in un batter d'occhio. Senza neanche accorgermene mi sono ritrovato immerso nella storia, non ci sono tempi morti e ogni evento, anche quello apparentemente insignificante ha senso ai fini della vicenda. I personaggi sono ben caratterizzati, e ho imparato a volergli bene, perchè nella loro umanità mi sono immedesimato.
Penserete che sia un'opera eccelsa, ma, ovviamente, ci sono delle cose che non mi sono piaciute.
Secondo me l'editore poteva fare meglio l'impaginazione, sia per quanto riguarda gli spazi, in alcuni punti un po' gettati a caso, sia per il carattere. Sarebbe stato meglio se fosse stata sottolineata la differenza degli stili con un carattere diverso.

Chiudo questo post ammettendo che questo libro mi ha lasciato con l'amaro in bocca, non perchè sia stata una lettura spiacevole, ma perchè è un finale non finale, cioè, il libro finisce con l'inizio. Quindi, ora cosa succede????

Qualcuno di voi l'ha letto? Sapete dirmi qualcosa in merito??

martedì 23 marzo 2010

L'ho iniziato ieri

Cari viandanti stento a crederci,
eppure, un temerario ha chiesto il mio parere su una sua opera.

Ho iniziato ieri la lettura e sono quasi a metà romanzo...
presto saprete cosa ne penso.

Saluti
Gracchio

domenica 21 marzo 2010

Buio di Elena P. Melodia



Trama:
Diciassette anni, bellissima, apparentemente sicura di sé ma fragile e inquieta, Alma ha un solo credo: «Sorrisi e lacrime possono essere molto pericolosi se lasciati fuori controllo». Se lo ripete ogni mattina, quando esce di casa per affrontare la Città là fuori e cammina sotto un perenne cielo grigio, diretta a scuola con il suo zaino, rigorosamente viola. Tutto ciò che Alma adora è viola. Come la copertina del quaderno che ha comprato in una strana cartoleria del centro pochi giorni prima, quando tutto ha avuto inizio e la sua vita ha cominciato a sci volare in un assurdo incubo senza fine. Una se rie di efferati omicidi sta infatti trasformando in realtà i racconti che Alma scrive di notte, come in preda a un'inspiegabile trance, ren dendosi conto solo al suo risveglio che i deliri di paura e violenza affidati alle pagine di quel quaderno anticipano le mosse dell'assassino. Mentre la polizia indaga senza risultati e i gior nali si scatenano, Alma si ritrova sempre più isolata, alle prese con qualcosa di grande e oscuro, che sfiora la natura stessa del Male e che pure sembra riemergere dal suo passato, insieme ai continui, lancinanti mal di testa che la assalgono come per avvertirla di qualche pe ricolo. Soltanto Morgan, il ragazzo più miste rioso e sfuggente della scuola, i cui incredibili occhi viola sanno leggere nel suo cuore come nessun altro, sembra in grado di fornirle le ri sposte sulle sinistre presenze che le si adden­sano intorno.

Cosa ne penso io:
Buio è il romanzo d'esordio della Sig.ra Melodia. Il primo di una saga. Scritto in prima persona.

Vi starete chiedendo perchè utilizzo tutti questi punti? Lo fa lei che è una scrittrice famosa lo faccio anche io.

Quando ho letto la quarta di copertina ho pensato: che idea carina!
La copertina non mi è piaciuta, ma siccome approvo gli autori italiani per una questione Nazionalista, l'ho comprato.
Fin dalle prime righe mi sono spaventato. Una carrellata di punti che mi hanno tolto il fiato e ammetto di aver letto il libro in troppo tempo, visto i miei standard. Tre settimane. Lo stile scorre come un fiume intrappolato da una diga.
Qualcuno potrebbe dirmi che non l'ho apprezzato perchè la protagonista è una diciassettenne bellissima con un cervello stanco. Probabile, non nego che l'inizio lento e a tratti infantile mi ha condizionato.
Esempio:
Nel libro sono caporali.

"Credo sia meglio rimandare i battesimi", dice Naomi.
"Come mai?".
"Abbiamo un problema". (ci vogliamo fare mancare un punto)
"Che problema?".
La guardo dritta negli occhi.
"Questo".

Se non erro, i punti vanno dentro le virgolette e se c'è un punto interrogativo non c'è bisogno del punto fuori.

Dico giusto o dico sbagliato?.

Forse si può, qualcuno sa dirmelo!!!!

sabato 20 marzo 2010

Mi presento

A voi viandati dell'etere voglio presentarmi,
sono Gracchio, lettore accanito e pessimo mentitore.

Se passerete a trovarmi, saprete tutto quello
che ho da dire.

Saluti
Gracchio